Il gelato italiano conquista Rodi

Da italiano a italiano. L’arte del gelato in Grecia si tramanda così. Perché nell’isola di Zeus il gelato parla la nostra lingua. Grazie proprio a due italiani che hanno creduto e investito in questa golosissima attività. Stiamo parlando della gelateria artigianale LICK’iT presente a Rodi dal 2006. Tempo fa vi abbiamo raccontato di Paolo e di come abbia aperto nel cuore della località greca la sua attività. Ebbene lo scorso anno la gelateria è stata rilevata da Mattia Lehmann anche lui italiano. Un successo enorme che ha consentito a Mattia, nel 2016, di aprirne una seconda sempre a Rodi. È il 2015 quando il giovane imprenditore, una laurea in economia aziendale in tasca, decide di lasciare la sua vita a Sesto Calende, in provincia di Varese, per trasferirsi in Grecia con sua moglie e suo figlio. Le troppe tasse, la vita sempre più cara insieme a sana dose di coraggio lo spingono verso la meravigliosa isola del Mediterraneo. Qui Mattia trova il suo futuro: la gelateria LICK’iT che gestisce con la sua dolce metà. Gli affari vanno molto bene e i ritmi di lavoro sono frenetici, soprattutto con l’arrivo della bella stagione. Ma la coppia appena può dà una mano alla comunità, offrendo il loro gelato ai tanti profughi che sbarcano sull’isola. Ecco cosa ci racconta.

Perché ha deciso di trasferirsi a Rodi?

«Sole, caldo e belle persone, e sicuramente un po’ di disperazione mi hanno spinto a lasciare l’Italia. Nel 2015 ho fatto diversi corsi come gelatiere prendendo master di specializzazione. Cercando online ho poi trovato una gelateria in vendita a Rodi. Preso dall’audacia della disperazione, che non mi permetteva di trovare un lavoro appagante in Italia, mi sono buttato in questa nuova avventura trasferendomi con tutta la famiglia a Rodi. Avevo bisogno di un cambiamento radicale e l’ho trovato in Grecia».

Cosa non le piaceva più dell’Italia?

«Praticamente ogni cosa. Tutto in Italia va male, le aziende chiudono, le tasse aumentano e nessuno si ribella».

Il trasferimento, il cambiamento di abitudini, una nuova lingua e nuove usanze. Come è stato adattarsi al nuovo posto?

«A dire il vero non è cambiato poi tanto se non in meglio. Ciò che è cambiato è il concetto di tempo. Abituato ai ritmi frenetici, alla puntualità e alla serietà mi sono dovuto adattare ai ritmi greci, alla poca serietà negli orari e negli appuntamenti. La lingua, sapendo bene l’inglese, non è stata per me un grosso problema anche se sto studiando un po’ di greco per essere a tutti gli effetti parte del tessuto sociale dell’isola».

Prima di acquistare la gelateria di cosa si occupava?

«Per 12 anni ho avuto un negozio di computer e un portale dedicato ai videogames www.mmorpgitalia.it che ancora oggi gestisco. Oltre alla vendita facevo riparazioni immediate e gli affari andavano alla grande fin quando nel 2012 mi hanno massacrato con le troppe tasse. Così dopo aver chiuso il negozio e aver svolto un anno e mezzo di volontariato in ambulanza, ho deciso di rischiare il tutto per tutto gettandomi in questa mia nuova avventura».

Cosa l’ha spinta a investire i suoi soldi in Grecia che sappiamo non essere uscita da una crisi economica senza precedenti?

«Rispetto all’Italia in Grecia si sta benone. Il problema sono i mass media che enfatizzano i problemi. Certo, qualche anno fa sull’isola si stava ancora meglio, ma in fondo anche in Italia prima dell’euro».

È stato difficile rilevare un’attività già avviata? Dal punto di vista burocratico ha avuto problemi?

«La burocrazia greca somiglia molto a quella italiana degli anni ‘80 con tempi di “calende greche”per qualsiasi documento, ma ci si abitua anche a rifare file su file nei vari uffici per ottenere i vari permessi. Diciamo che ora la vita la prendo meno freneticamente e con più relax, dando meno importanza al tempo e cercando di non stressarmi».